News e aggiornamenti

News e aggiornamenti

20/11/2023: Strage di cani da tartufo tra l'Abruzzo e il Molise, la condanna del presidente Cerretano

Ammonta a trenta il numero dei cani da tartufo morti a seguito di avvelenamento tra l'Abruzzo e il Molise. Sabato mattina, nel bosco tra Ateleta e Cantalupo (Isernia) c'erano decine di cercatori con i loro cani. Mentre camminavano improvvisamente hanno iniziato a notare che i cani si comportavano in modo strano. Nel giro di pochi minuti ne sono morti sette e molti altri sono morti una volta tornati a casa per un bilancio totale di 30 cani. Sul posto sono arrivati i carabinieri forestali che ora stanno cercando di ricostruire tutto l'accaduto e l'unità cinofila nucleo antiveleno di Frosolone (Isernia) che con l'ausilio di un pastore belga ha passato al setaccio tutta l'area per trovare le altre esche avvelenate. Alcuni cani sono stati subito trasferiti all’Istituto Zooprofilattico di Isernia in attesa dell’esame autoptico che dovrà far luce sul tipo di veleno utilizzato. Il primo cittadino del Comune molisano di San Pietro Avellana, Simona De Caprio, dopo aver ricevuto una delegazione di cercatori di tartufo e aver appreso la gravità dell'accaduto ha emesso un’ordinanza di divieto di cerca e cavatura del tartufo per permettere alle forze dell'ordine di eseguire i rilievi del caso e al personale addetto di bonificare tutta la zona per evitare che possano esserci altre morti. "Non si parli di guerra tra tartufai, questa è una vera e propria strage", ha commentato Fabio Cerretano, presidente nazionale della Federazione nazionale associazioni tartufai italiani, "qui c'è un folle, un delinquente, che ha pensato di compiere questo gesto vergognoso per fare fuori decine di tartufai e restare da solo a cercare tartufi in quella zona. Quello che è accaduto è vergognoso. Sette cani sono morti immediatamente, altri li hanno riportati a casa e sono morti poco dopo. Sono stati buttati nel bosco pezzi di prosciutto con dentro liquido velenoso e i cani che li hanno mangiati sono morti tutti. Non possiamo ogni tre quattro anni assistere a episodi come questo", ha concluso Cerretano, "speriamo che chi ha compiuto questo gesto venga individuato e punito".

21/10/2023: Il Tartufo Toscano: filiera, tipicità, nuove esperienze nei territori

Si terrà il 28 ottobre nelle sale di palazzo Grifoni a San Miniato l'incontro "Il Tartufo Toscano: filiera, tipicità, nuove esperienze nei territori". L'incontro inizierà alle 9 con i saluti di Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione San Miniato promozione. Si entrerà poi nel vivo della discussione, moderata da Francesco Dini, con Stefania Soccardi, vice presidente della Regione Toscana, Fabio Cerratano, presidente Fnati, Pierpaolo Parentini, agronomo, Sandro Pieroni, dirigente della Regione Toscana, Anna Francesca Ragone, funzionario Masaf, e Michele Boscagli, presidente Anct. Chiuderà l'incontro il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra.

23/06/2022: La Comunità del tartufo in festa per il riconoscimento Unesco

La comunità italiana del tartufo ha finalmente festeggiato la tanto attesa iscrizione della "Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali" nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale, avvenuta nel dicembre 2021. Lo ha fatto con una grande festa, ieri a Roma, alla Casa del Cinema, location d’eccezione individuata dal Ministero della Cultura. Il processo di candidatura, fino all’iscrizione dell’elemento, ha visto il coordinamento tecnico-scientifico istituzionale del Servizio II- Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del MiC e in questa occasione la Sottosegretario di Stato Lucia Borgonzoni ha consegnato l’attestato dell’avvenuta iscrizione. A riceverlo una nutrita rappresentanza della vasta comunità che si identifica con l’elemento iscritto formata da Associazione Nazionale Città del Tartufo (Anct), soggetti riuniti in gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (Fnati), altre Associazioni non iscritte a Fnati e singoli tartufai. All’evento non sono voluti mancare istituzioni, esponenti politici, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che negli anni hanno accompagnato e sostenuto il lungo percorso che ha portato a questo riconoscimento. Tra questi i “Messaggeri della Cultura del tartufo” la conduttrice Syusy Blady e il pronipote di Totò Simone Buffardi de Curtis e i parlamentari gli onorevoli Susanna Cenni e Filippo Gallinella. "Per ogni comunità – il commento del Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni – il percorso verso il riconoscimento UNESCO a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità significa andare ancora più a fondo nella conoscenza di quelle che sono le storie, le tradizioni e il valore custodito dalle tantissime persone che le animano e dai territori in cui le comunità vivono. Significa arrivare alle nostre radici. E significa anche fare rete attorno a un patrimonio immenso e lavorare perché venga custodito e trasmesso alle nuove generazioni. L'importante traguardo di oggi è solo l'inizio: la strada da seguire è quella che porta alla valorizzazione di questo patrimonio nella sua condivisione e tutela". “Finalmente – ha dichiarato Michele Boscagli, presidente di Anct – festeggiamo nel modo che volevamo, con una grande festa di comunità, questo riconoscimento tanto auspicato e per cui abbiamo lavorato con costanza e dedizione per molti anni. La gioia di questo momento sta nella condivisione con tutti coloro che si identificano con l’elemento”. “L'iscrizione della ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia’ nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità UNESCO – ha commentato Fabio Cerretano, presidente di Fnati – deve rappresentare l’applicazione sistemica della conoscenza di noi tartufai soprattutto a tutela della biodiversità e della sostenibilità degli ambienti tartufigeni sempre più fragili. C'è un grande patrimonio immateriale da tutelare e da trasmettere alle nuove generazioni e questo importante riconoscimento deve spingere tutti noi a camminare in questa direzione”. Il grande valore di questo riconoscimento, è stato spiegato durante l’evento, sta anche nel lavoro di ricerca e archiviazione di testimonianze e documenti che è stato fatto e che ha consentito una trasmissione formale dell’elemento, fino a oggi rimasta informale e prevalentemente affidata alla tradizione familiare e orale.

17/04/2020: Inventari Convenzione Unesco 2003 (dal 2019)

Inventari Convenzione Unesco 2003 (dal 2019)
Il modulo completo dell’inventario è accessibile all’indirizzo:: http://www.iccd.beniculturali.it/it/780/inventari-convenzione-unesco-2003-dal-2019

Allegati
Estratto ITA
Estratto ENG

01/04/2020: Comunicato Stampa

Si pubblica in allegato al seguente link il Comunicato Stampa: LA "CERCA E CAVATURA DEL TARTUFO IN ITALIA" CANDIDATA A PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
Link per il download: Comunicato_Stampa.pdf

25/03/2020: CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA PER L’UNESCO, 23 MARZO 2020. COMUNICATO STAMPA SU CANDIDATURE A PATRIMONIO IMMATERIALE

Conosciuto l'esito della riunione del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO del 23 marzo 2020, la comunità dei Tartufai, la Federazione Nazionale delle Associazioni Tartufai e l'Associazione Nazionale Città del Tartufo esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto e ringraziano il Ministero dei Beni culturali per l'accompagnamento nel complesso percorso di candidatura. http://www.unesco.it/it/News/Detail/738